Il Kazakistan ha avviato una causa per incitamento all'odio etnico a causa di video in cui ai russi è richiesto di parlare kazako
Di Alessio Marini
Il dipartimento di polizia di Nur-Sultan ha avviato un'indagine preliminare per incitamento all'odio etnico a seguito di una serie di video pubblicati sul canale YouTube di Til Maydani in cui alcuni russi sono tenuti a rispondere in kazako. Questo da quanto riferito dal capo del servizio di perseguimento penale dell'ufficio del Procuratore Generale, Tleu Zhangarashev.
Il 18 agosto, l'autore del canale YouTube, il kazako Kuat Akhmetov, ha dichiarato che è stato aperto un caso contro di lui secondo l'articolo 174 del Codice Penale kazako, ovvero incitamento all'odio sociale, nazionale, tribale, razziale, di classe o religioso.
Su YouTube, Akhmetov pubblica dei video tutti girati con una trama simile: i kazaki chiedono ai dipendenti della banca, dei negozi, delle farmacie, dei bar e delle stazioni di servizio di servirli in kazako o di tradurre documenti, menu o insegne dal russo al kazako. In alcuni video, gli intervistati si scusano persino con lo youtuber per non conoscere la lingua kazaka.
A causa dei suoi video , il Ministero degli Interni russo ha vietato l'ingresso in Russia ad Akhmetov per 50 anni. Il Ministero russo ha dichiarato che la decisione è stata presa perché il cittadino kazako esprime pubblicamente "un atteggiamento sprezzante nei confronti della lingua russa, dei residenti in Russia e dei compatrioti che vivono all'estero, e in una forma aggressiva esprime insulti nei loro confronti".
Anche i funzionari kazaki hanno commentato le azioni di Akhmetov. Dauren Abaev, vice capo dell'Amministrazione Presidenziale del Kazakistan, ha definito questi video "nazionalismo delle caverne" e ha aggiunto che "questi atteggiamenti sono rigorosamente repressi nel paese, indipendentemente da chi è stato discriminato". Il ministero degli Esteri Russo ha concordato con la posizione di Abaev.
Il 19 agosto, il blogger era stato arrestato dalla polizia a Nur-Sultan . Dopo essere stato portato alla stazione di polizia, è stato in seguito rilasciato e multato di 145.850 tenge (340 dollari). Akhmetov lo ha definito un "atto di intimidazione" e un "dono" al primo ministro russo Mikhail Mishustin, che era arrivato nella capitale kazaka il 18 agosto.


la libertà di parola nell'obbligo di parlare in un'altra lingua...
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