Nuovi capi di accusa per il leader del partito kirghizo Turan

Traduzione e adattamento di Alessio Marini

Al leader del partito kirghizo Turan, Zhenish Moldokmatov, arrestato, sono stati segnati nuovi capi di accusa tra cui furto o estorsione a mano armata e minaccia o violenza contro un funzionario del governo. Lo scrive Radio Azattyk riferendosi all'avvocato del politico, Kantemir Turdaliev .

Inoltre, il politico è sospettato di aver tentato di prendere violentemente il potere e organizzare rivolte nel paese.

Secondo l'avvocato, l'inchiesta considera colpevole il suo assistito di tutti i casi legati ai fatti di ottobre. “Non ho mai visto una simile illegalità in vita mia. Sono molto sorpreso.", ha affermato Turdaliev.

Moldokmatov è stato arrestato il 6 maggio con l'accusa di aver sequestrato l'edificio del Comitato Statale per la Sicurezza Nazionale della Repubblica del Kyrgyzstan a Biškek nell'ottobre 2020 e di aver rilasciato l'ex presidente Almazbek Atambayev, che si trovava in arresto nell'edificio. Il 27 giugno, il politico è stato anche accusato di organizzazione di sommosse, per le quali ha iniziato uno sciopero della fame, sciopero terminato il 5 agosto causa delle sue condizioni di salute: i medici gli hanno diagnosticato una malattia cardiaca.

Il politico definisce il suo arresto e le accuse penali contro di sé "motivate politicamente" a causa delle critiche alle azioni del presidente Sadyr Japarov. Il giorno prima dell'arresto di Moldokmatov, insieme all'attivista Tilekmat Kurenov, poi condannato a un anno e mezzo di carcere, egli aveva richiesto una violenta presa del potere, e aveva chiesto le dimissioni del capo del Comitato Statale per la Sicurezza Nazionale , Kamchybek Tashiev, a causa del conflitto scatenatosi al confine tra Kyrgyzstan e Tajikistan.




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